Il seme dell'odio by Virginia C. Andrews & L. Pignatti

Il seme dell'odio by Virginia C. Andrews & L. Pignatti

autore:Virginia C. Andrews & L. Pignatti [Andrews, Virginia C. & Pignatti, L.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788845423871
editore: Sonzogno
pubblicato: 2012-04-13T21:27:42+00:00


«Allora, bambina,» ripeté papà evidentemente seccato perché ci mettevo tanto tempo. «Ti ho permesso di scegliere, ma se non ti sbrighi, lo faccio io per te.»

Preoccupata, sentendomi franare il pavimento sotto i piedi, tentai di capire che cosa si nascondesse dietro quell'atteggiamento freddo e riservato della coppia più anziana che mi guardava ma sembrava non volermi vedere. Mi parvero noiosi, freddi, mentre la donna dai capelli rossi e dagli occhi privi di colore non aveva smesso un attimo di sorridere.

Sì, la coppia più giovane sarebbe stata più divertente e meno severa. Fu questo a dettare la mia decisione.

«Loro,» dissi indicando la rossa e suo marito. La moglie sembrava un po' più vecchia, ma non aveva alcuna importanza, era ancora abbastanza giovane e più la guardavo, più mi sembrava bella.

Gli occhi pallidi si misero a brillare... di contentezza? La donna mi corse incontro e mi abbracciò. «Vedrai che non te ne pentirai, vedrai!» disse trionfante guardando prima papà e poi suo marito. «Sarò la madre migliore che ci sia, la migliore del mondo...»

Poi, come se avesse toccato carboni ardenti, mi lasciò andare e indietreggiò guardando se le avevo macchiato il suo completo rosa e si spolverò vigorosamente con la mano.

Tutto sommato non era poi così bella. Aveva gli occhi troppo vicini e le orecchie piccole e troppo attaccate alla testa. Nell'insieme però era molto carina.

In verità non avevo mai visto una donna così femminile e sensuale. La maglietta le era talmente tesa da sembrare più sottile nei punti critici. Anche i pantaloni erano estremamente aderenti e vidi che papà la guardava con un sorriso strano, non di ammirazione ma di sufficienza.

Perché sorrideva in quel modo? Come poteva sentirsi superiore a una donna che non conosceva neanche... oppure la conosceva?

Allarmata e intimorita guardai di nuovo la coppia più anziana, ma era troppo tardi. I due distinti signori si erano già avviati verso la porta. D'un tratto mi parve di morire.

«Grazie, Mr Casteel,» disse il signore uscendo e aiutando sua moglie a scendere i gradini della veranda. Sembravano quasi sollevati quando si avviarono verso la grande automobile nera. Papà corse loro dietro e disse qualche parola a bassa voce, quindi tornò in casa. Mi sorrise con fare beffardo.

Avevo scelto male? Mi sentii nuovamente tormentata dai dubbi, ma ormai era troppo tardi.

«Mi chiamo Calhoun Dennison,» disse il marito stringendomi la mano con entrambe le sue, «e questa è mia moglie Kitty Dennison. Grazie per averci scelti, Heaven.»

La sua voce era poco più di un sussurro. Non avevo mai sentito un uomo con una voce così dolce. Era la voce di una persona istruita? Doveva esserlo, poiché tutta la gente priva di educazione gridava, strillava, urlava e schiamazzava.

«Oh, Cal, non è carina, proprio carina?» esclamò Kitty Dennison con voce un po' troppo acuta.

Mi mancava il fiato. Accanto a me il nonno piangeva in silenzio. Nonno, nonno, avresti potuto dire qualcosa prima, perché hai aspettato che fosse troppo tardi per dimostrarmi che te ne importava qualcosa?

«E poi è stato così facile, Cal...» esclamò Kitty ridendo e baciandolo.



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